L'aforisma di Gabriel García Márquez sottolinea il profondo legame tra la partecipazione attiva a un'attività creativa e lo stato d'animo che essa genera. Esso suggerisce che l'impegno nel canto non è solo una questione di esibizione o competenza, ma piuttosto un mezzo per raggiungere uno stato interiore di soddisfazione e felicità puramente sensoriale ed emotiva. L'autore evidenzia come la passività, l'assenza dell’atto creativo, possa impedire non solo altrui comprensione della gioia del canto ma anche il proprio apprezzamento per quel piacere unico e autentico che esso porta con sé. In questo modo, García Márquez invita a una riflessione sulla necessità di vivere esperienze dirette invece di limitarsi all'osservazione o al pensiero astratto.