La canzone è un momento di grande felicità. Non sono d'accordo con i tormenti interiori. Non servono a niente. Io voglio cantare la felicità, anche se non esiste, mi voglio illudere che esista, devo credere che esista.

Domenico Modugno
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La nostra interpretazione

Domenico Modugno esprime qui una profonda aspirazione verso la felicità, indipendentemente dalla sua realtà oggettiva. La frase invita a considerare l'arte e la musica non solo come riflesso della vita quotidiana ma anche come un mezzo per evadere dalle difficoltà personali attraverso l’illusione di una condizione migliore. L'autore suggerisce che, mentre il dolore interiore può essere reale ed inevitabile nella vita umana, cantare la felicità e credervi può rappresentare uno strumento potente per superarlo. In questo contesto, l'arte diventa non solo una forma di espressione ma anche un atto volontario di creazione della propria realtà ideale.

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