Le donne più felici, come le nazioni più felici, non hanno storia.— George Eliot
Le donne più felici, come le nazioni più felici, non hanno storia.
Un pugno è sarcasmo diventato stupido.
Beato l'uomo il quale, non avendo nulla da dire, si astiene dal dimostrare con le parole l'evidenza del fatto.
Ci sono molte vittorie peggiori di una sconfitta.
Dio è inconcepibile, l'immortalità incredibile, ma il dovere è perentorio e assoluto.
Gli animali sono amici così simpatici: non fanno domande, non muovono critiche.
Per la sopravvivenza della razza umana, le donne devono essere al sicuro e dotate di potere. È un'idea ovvia ma, come una vagina, ha bisogno di grande attenzione e amore per essere rivelata.
Le donne e gli elefanti non dimenticano mai.
Donne pure sono soltanto quelle che non sono state desiderate.
Le donne sono come i camaleonti, che dove si posano prendono il colore.
Non è indifferente che Dio abbia realizzato il suo progetto per mezzo di una donna: essa possiede uguale dignità a quella dell'uomo.
Non si è mai vista bella donna che non facesse smorfie davanti a uno specchio.
Le donne indovinano tutto, sbagliano solo quando riflettono.
Ogni donna, anche la più fedele, ha un limite.
Donne, animali a sangue freddo che abbisognano del sole e sono capaci di sottoporsi ai suoi raggi coll'espressione beatificata del comunicando e persino con l'estasi del mistico sul punto di abbandonarsi a Dio.
Ah! Non insultate mai la donna che cade! Chissà sotto quale fardello quella povera anima soccombe!