Un cane ti lusinga, ma sei tu a dover lusingare un gatto.
Puoi tenere un cane, ma è il gatto che tiene le persone, perché i gatti trovano che gli esseri umani siano utili animali domestici.
Servirsi di una domestica a ore inglese è un compromesso tra tenere la casa sporca e pulirtela da solo.
Gli altri europei hanno una vita sessuale; gli inglesi hanno le borse dell'acqua calda.
Gli animali non solo provano affetto, ma desiderano essere amati.
Che diritto abbiamo di strappare l'agnellino alla pecora per gustare un cosciotto di agnello, e il vitello alla mucca per avere le "fettine" che le mamme umane amano tanto per i propri figli?
Dove animali più nobili si estinguono, vince il coniglio, che non ha pretese, vive contento e continua a riprodursi all'infinito.
Una cretinata tutta particolare dei filosofastri di oggi è che essi danno per certo che gli animali non hanno un Io, mentre loro, evidentemente, ne avrebbero uno.
Si deve all'animale non pietà, ma giustizia.
Ci si può domandare: cosa sarebbe l'uomo senza gli animali? Ma non il contrario: cosa sarebbero gli animali senza l'uomo?
Gli animali non si ammirano a vicenda, un cavallo non ammira il suo compagno.
È davvero terribile amare gli animali. Quando in un cane si vede un essere umano, non si può fare a meno di vedere un cane in qualsiasi essere umano, e di amarlo.
Un animale può essere feroce e anche astuto, ma per mentire bene non c'è che l'uomo.
Il nostro amore per gli animali si misura dai sacrifici che siamo pronti a fare per loro.