Nessuno è patriottico quando si tratta di pagare le tasse.— George Orwell
Nessuno è patriottico quando si tratta di pagare le tasse.
I santi andrebbero considerati colpevoli fino a che non ne venga comprovata l'innocenza.
Siamo impegnati in un gioco in cui non possiamo vincere. Alcuni fallimenti sono migliori di altri, questo è tutto.
Le aveva instillato una comprensione ben più profonda di quanto l'avesse avuta finora, del grande comandamento odierno, l'undicesimo comandamento che ha tolto di mezzo tutti gli altri: «Non perdere l'impiego».
Chi controlla il passato - diceva lo slogan del Partito - controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.
La vendetta è un atto che si desidera compiere quando si è impotenti e perché si è impotenti: non appena il senso di impotenza viene meno, svanisce anche il desiderio di vendetta.
Le tasse sono ciò che si paga per una società civilizzata.
Nelle tasse è la forza dello stato.
La morte e le tasse sono inevitabili.
La prima di tutte le interne calamità dell'Imperio fu il peso de' tributi. Finché i Romani ebbero nuove provincie a conquistare, gli eserciti furono mantenuti da' vinti, e l'erario ridondò di tesori.
Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico.
L'imposta in sé stessa è un male: ecco il vero concetto; e può non esser tale, quando è bene spesa non solo, ma anche quando è moderata e proporzionata.
In questo mondo non vi è nulla di sicuro tranne la morte e le tasse.
Non c'è niente di certo al mondo tranne la morte e le tasse.
Tassazione. L'arte di pelare l'oca facendola gridare il meno possibile e ottenendone la maggior quantità di penne.