L'uomo non desidera e non ama se non la felicità propria. Però non ama la vita, se non in quanto la reputa instrumento o subbietto di essa felicità. In modo che propriamente viene ad amare questa e non quella, ancorché spessissimo attribuisca all'una l'amore che porta all'altra.

Giacomo Leopardi
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La nostra interpretazione

Le parole di Giacomo Leopardi esplorano una profonda verità sul rapporto dell'essere umano con la felicità e l'esistenza stessa. Secondo lui, il desiderio e l'amore sono direttamente legati alla ricerca della propria felicità, ma questa aspirazione spesso si manifesta in modo distorto rispetto all'affermare un amore sincero per la vita nel suo complesso. Leopardi sottolinea che amiamo più il risultato finale - l'attuarsi di una condizione di benessere personale - piuttosto che apprezzare i momenti e le sfide della nostra esistenza come tali. Questo aforisma invita quindi al pensiero critico sul modo in cui concepiamo il nostro percorso vitale, suggerendo una riflessione sulla necessità di trovare un equilibrio tra la ricerca dell'autofelicità e l'accettazione del viaggio intrapreso.

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