Giacomo Leopardi esprime una profonda considerazione filosofica sul valore della lunghezza e del significato della vita. L'affermazione invita a ponderare il rapporto tra la durata dell'esistenza e l'esperienza di felicità che essa comporta. La sua riflessione suggerisce un'estrema cautela riguardo alla prospettiva di una lunga esistenza priva di gioia, avanzando l’idea che una vita breve ma senza sofferenze potrebbe essere preferibile a quella prolungata e tormentosa. Queste parole sollecitano il lettore ad interrogarsi sulle condizioni necessarie per rendere la propria esistenza degna ed equilibrata tra i benefici della lunghezza di anni vissuti e l'importanza del benessere emotivo.