Le lodi date a noi, hanno forza di rendere stimabili al nostro giudizio materie e facoltà da noi prima vilipese, ogni volta che ci avvenga di essere lodati in alcuna di così fatte.
Se la vita non è felice, che fino a ora non è stata, meglio ci torna averla breve che lunga.
L'esistenza può essere maggiore senza che lo sia la vita.
Spesse volte le più stupende opere filosofiche sono anche imputate di oscurità, non per colpa degli scrittori, ma per la profondità o la novità dei sentimenti da un lato, e dall'altro l'oscurità dell'intelletto di chi non li potrebbe comprendere in nessun modo.
Nelle estreme sventure tutte le altre età ammettono la consolazione o filosofica, o qualunque. Solamente la giovinezza non ammette e non vede altra consolazione che della morte.
Tasso: Che rimedio potrebbe giovare contro la noia? Genio: Il sonno, l'oppio, e il dolore. E questo è il più potente di tutti: perché l'uomo, mentre patisce, non si annoia per niuna maniera.
La lode degli altri deve seguirci spontaneamente; noi dobbiamo occuparci della cura di noi stessi.
Se certe nostre lodi fossero davvero meritate, preferiremmo non farle.
Un uomo che viene lodato è un uomo che viene messo in catene.
Tutti gli uomini desiderano essere lodati.
La lode è il modo dell'amore che ha sempre in sé un elemento di gioia.
Chi ti loda si incensa.
Non si ha bisogno di essere lodati quando si è sicuri di sé stessi. Chi ricerca la lode dubita del proprio valore.
Si impiegano le lodi come i soldi: perché ci siano restituite con gli interessi.
La gente ti chiede una critica, ma in realtà vuole solo una lode.
Per taluni rallegrarsi di una lode è soltanto una gentilezza del cuore e precisamente l'opposto di una vanità dello spirito.
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