È impossibile parlare del razzismo di oggi se non si ricorda il razzismo di ieri.— Gian Antonio Stella
È impossibile parlare del razzismo di oggi se non si ricorda il razzismo di ieri.
Il razzismo é una strana malattia che colpisce i bianchi ma fa fuori i neri.
In ogni tipo di società razzista, i membri dei gruppi razziali emarginati hanno sempre dovuto sopportare forti svantaggi economici, creando ulteriori disagi familiari.
Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.
Senza una chiara, definitiva, onnipresente coscienza di razza, non si tengono gli imperi.
La purezza della razza non esiste. L'Europa è un continente di razze miste.
Tutto è razza e non c'è altra verità.
Quando la proverbiale mancanza di elasticità del burocrate si combina con la meschinità del razzismo il risultato può fare vacillare la mente.
I problemi della razza sono essenzialmente problemi di relazioni umane, e i problemi della razza non sono che una delle tante prove del nostro fallimento nelle relazioni umane.
Un mondo imbastardito e "negrizzato" sarebbero perduti per sempre i concetti dell'umanamente bello e del sublime, nonché ogni nozione d'un avvenire idealizzato del genere umano.
Fin dagli inizi l'auto-proclamazione della comunità dei liberi avverte a bisogno di far ricorso a miti genealogici che diano un fondamento a questo gesto di distinzione.