Chi aumenta sapienza, aumenta dolore.— Giordano Bruno
Chi aumenta sapienza, aumenta dolore.
La poesia non nasce da le regole, se non per leggerissimo accidente; ma le regole derivano da le poesie: e però tanti son geni e specie di vere regole, quanti son geni e specie di veri poeti.
E non è quel che noi siamo e quel che noi facciamo, che ne rendi onorati o disonorati, ma sì ben quel che altri stimano, e pensano di noi.
Accade in color che amano la verità e la bontà , come son trovati di quelli che si son ridutti sino alla morte, alle pene ed essere ignominiosamente trattati da gli popoli ignoranti e sette volgari.
L'antichità chiamò grande demone questo amore che è padre di tutti i sentimenti, tutti i desideri e tutti gli effetti.
L'intelletto primo e semplice, che in se stesso abbraccia ogni conoscenza, come l'unità abbraccia ogni numero, conosce dappertutto intero, come è dappertutto intero, senza distrazione e applicazione: poiché non ha l'oggetto fuori di sé, ma, come s'è detto, è esso stesso oggetto e conoscente.
Il dolore è una dote per un animo duro.
Ogni dolore che non distacca è dolore perduto.
Ognuno dovrebbe rivendicare il diritto di esibire il proprio dolore.
Ama il dolore perché è mezzo di espiazione.
Non renderti più gravosi i tuoi mali, non opprimerti con i lamenti: il dolore è leggero se non lo accresci con la tua suggestione.
Tutto finisce! Anche il dolore: e la pianticella che dedicasti alla requie di un caro un giorno schiuderà il fiore che offrirai a un carissimo vivente. Tutto finisce!
In questa valle di dolore e di lagrime ho l'onore di trovarmi bene.
Cosa resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo a un risolino di stupore, stupore di essercela presa per così poco.
Sai quando le persone diventano forti? Quando imparano ad accettare il dolore.
Tutto è più doloroso se ci si pensa.