L'aforisma di Giorgio Faletti invoca un approccio coraggioso alla vita, enfatizzando l'importanza del tentativo e dell'impegno anche quando le possibilità sembrano scarse. Suggerisce che il fallimento non è solo una conseguenza inevitabile dei nostri sforzi, ma può essere visto come la prova della nostra volontà di agire e cercare ciò che desideriamo persino in circostanze difficili o impraticabili. Questa prospettiva invita a considerare il fallimento non tanto un insuccesso definitivo quanto una condizione intrinseca al processo del tentativo, rafforzando così la necessità di continuare ad agire e cercare le proprie ambizioni piuttosto che rimanere inerti per timore dell'insuccesso. La frase promuove l’idea che il coraggio consiste non solo nell'affrontare i rischi associati al successo, ma anche nel superare la paura del fallimento e continuare a perseguire gli obiettivi più arditi.