La tristezza del discendere è il prezzo pattuito della gioia del salire.— Giovanni Papini
La tristezza del discendere è il prezzo pattuito della gioia del salire.
Gli amici non sono altro che nemici coi quali abbiamo concluso un armistizio non sempre onestamente rispettato.
Il violinista arriva realmente alla suprema grandezza quando non è più lui che suona il violino ma quando l'arco strappa dall'anima sua, e non dalle corde, le note più imploranti e desolate.
La malizia è una musa più efficacemente ispiratrice che non l'amicizia.
La vita non è illusione né finzione ma i sogni e le illusioni fanno parte della vita, son elementi essenziali della realtà; sono la più alta e degna e nobile espressione della vita.
L'Inferno non è che il Paradiso capovolto.
Ero troppo ubriaco per lamentarmi: sentivo solo il morso e la tristezza selvaggia di un'altra buona cosa persa per sempre.
La tristezza è nemica del bene.
Devo essere felice o morire, perché la mia condizione terrena è piena di una tristezza insostenibile e io do la colpa a Dio anziché a me stesso.
Era un povero visino triste che nascondeva però la sua tristezza dietro una maschera di fredda arroganza.
Non c'è tristezza che, camminando, non si attenui e lentamente si sciolga.
La tristezza solenne che abita in tutte le grandi cose sulle vette come nelle grandi vite, nelle notti profonde come nei poemi eterni.
Quando il guerriero non si sente felice davanti al tramonto, c'è qualcosa di sbagliato.
Trovai l'ultimo bicchiere di vino mescolato a cenere di sigaro e tristezza.
Ci può essere qualcosa di più triste di una processione di quattro o cinque medici nella stanza di un ammalato?
Tristezza che non viene da sola e non viene da ora.