Ciò che implica tristezza, esprime un tiranno.— Gilles Deleuze
Ciò che implica tristezza, esprime un tiranno.
La gioia è un'affezione passiva che aumenta la nostra potenza di agire, e solo la gioia può essere un'affezione attiva.
Ogni passione, dal momento che implica tristezza, è cattiva in quanto tale: anche la speranza e la sicurezza.
I nomadi non hanno storia, hanno solo geografia.
Lo Stato è tanto più perfetto quanto più poggia su affetti di gioia: l'amore della libertà deve prendere il sopravvento sulla speranza, la paura e la sicurezza.
Quando cala il sole penso spesso che darei qualsiasi cosa per scolarmi una bottiglia. È così triste, quando va via il sole.
Di solito gli uomini quando sono tristi non fanno niente: si limitano a piangere sulla propria situazione. Ma quando si arrabbiano, allora si danno da fare per cambiare le cose.
Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore.
Perciò ho scritto, per trasformare la tristezza in nostalgia, la solitudine in ricordi.
La tristezza del discendere è il prezzo pattuito della gioia del salire.
Quando uno è triste non servono le classifiche, non c'è un tristometro, è inutile dire sto mediamente peggio di te o decisamente meglio di te, si diventa tutti ottusi ed egoisti e la propria tristezza diventa una grande campana in cui ci si chiude, per non ascoltare la tristezza degli altri.
Quando il guerriero non si sente felice davanti al tramonto, c'è qualcosa di sbagliato.
Il silenzio fa sì che le immagini del passato non suscitino desideri ma tristezza, una enorme sconsolata malinconia.
Per me la tristezza non esiste. È solo una pausa per riprender fiato tra una battuta e l'altra. Serve a riordinare le idee, come un sorso di whisky per l'alcolista o la rosa dal gambo lungo per una signora ancien régime.
Ci può essere qualcosa di più triste di una processione di quattro o cinque medici nella stanza di un ammalato?