I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.— Giuseppe Prezzolini
I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
Colui che giunge alla coscienza della vita spontanea che si manifesta negli spiriti individuali è un mistico. Sia pure artista, filosofo, uomo di armi, poeta: purché non attribuisca a se stesso la propria creazione, egli è un mistico.
Il tempo è la cosa che più abbonda in Italia, visto lo spreco che se ne fa.
Il vero conservatore sa andare indietro perché, per andare avanti, bisogna qualche volta arretrare per prendere meglio la spinta.
Se dessero sempre risposte veritiere e soddisfacenti non sarebbero uomini politici.
Ci sono fessi intelligenti e colti, che vorrebbero mandar via i furbi. Ma non possono: 1) perché sono fessi, 2) perché gli altri fessi sono stupidi e incolti, e non li capiscono.
Il limite dei furbi è che non riescono ad esimersi dall'esibire i frutti della loro furbizia, prima o poi.
La furberia è una qualità italiana potente, però ci ha rovinato. Sarà meglio magari diventare scaltri: è una cosina un pochino più nobile.
I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
Con le volpi dobbiamo agire da volpi.
Ove non arriva la pelle di leone, si rappezzi con quella di volpe.
La gente non migliora, diventa solo più furba. Quando diventi più furbo, non smetti di strappare le ali alle mosche, cerchi solo di trovare dei motivi migliori per farlo.
Che la furbizia sia caratteristica servile, e mai signorile, è la sola fondamentale scoperta politica che milioni di italiani devono ancora fare.
Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.