Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
Le masse non domandano la libertà, domandano la sicurezza.
Se dessero sempre risposte veritiere e soddisfacenti non sarebbero uomini politici.
La scuola è fatta per avere il diploma. E il diploma? Il diploma è fatto per avere il posto. E il posto? Il posto è fatto per guadagnare. E guadagnare? È fatto per mangiare. Non c'è che il mangiare che abbia fine a se stesso, sia cioè un ideale. Salvo in coloro, in cui ha per fine il bere.
L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono.
I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
La gente non migliora, diventa solo più furba. Quando diventi più furbo, non smetti di strappare le ali alle mosche, cerchi solo di trovare dei motivi migliori per farlo.
Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
Un uomo intelligente a volte dà al mondo più di quanto riceve, un furbo cerca di prendere il più possibile e dare in cambio il minimo indispensabile.
Con le volpi dobbiamo agire da volpi.
I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
Ove non arriva la pelle di leone, si rappezzi con quella di volpe.
Il limite dei furbi è che non riescono ad esimersi dall'esibire i frutti della loro furbizia, prima o poi.
La furberia è una qualità italiana potente, però ci ha rovinato. Sarà meglio magari diventare scaltri: è una cosina un pochino più nobile.
Non è veramente furbo chi non teme, o presume e confida con certezza, di non poter essere ingannato, trappolato ec.: perché non conosce dunque e non apprezza a dovere le forze della sua stessa furberia.
Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.