Il linguaggio è un impoverimento del pensiero.
Se dessero sempre risposte veritiere e soddisfacenti non sarebbero uomini politici.
L'improvvisazione è la legge della storia.
L'Italia non è democratica né aristocratica. È anarchica.
I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
Le invenzioni della natura per torturarci sono infinite e piene di fantasia; non c'è un catalogo che le contenga.
Il linguaggio è la veste del pensiero.
Non c'è modo di azione, né forma di emozione, che noi non condividiamo con gli animali inferiori. È solo attraverso il linguaggio che siamo superiori a loro, o l'un l'altro attraverso il linguaggio, che è il padre e non il figlio del pensiero.
Il linguaggio, prima di significare qualcosa, significa per qualcuno.
Il linguaggio opera interamente nell'ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite.
La funzione del linguaggio non è quella d'informare, ma di evocare.
Il linguaggio umano sembra essere un fenomeno unico, senza analogie significative nel mondo animale.
Il linguaggio è la madre, non l'ancella del pensiero.
Il linguaggio ha attaccato la muffa alle cose. L'epoca puzza già di frase fatta.
Un linguaggio è un gigantesco "come se".