Il linguaggio è un impoverimento del pensiero.— Giuseppe Prezzolini
Il linguaggio è un impoverimento del pensiero.
L'uomo è l'unico essere che non voglia essere quello che è.
L'ordine costa un po' di tempo ma ne fa poi guadagnare.
Accanto all'arte della mnemonica (ricordare) occorrerebbe un'arte del dimenticare.
L'Italia si divide in due parti: una europea che arriva all'incirca a Roma, e una africana o balcanica, che va da Roma in giù. L'Italia africana o balcanica è la colonia dell'Italia Europea.
Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
Non c'è linguaggio senza inganno.
Il linguaggio ha attaccato la muffa alle cose. L'epoca puzza già di frase fatta.
Non c'è modo di azione, né forma di emozione, che noi non condividiamo con gli animali inferiori. È solo attraverso il linguaggio che siamo superiori a loro, o l'un l'altro attraverso il linguaggio, che è il padre e non il figlio del pensiero.
Il linguaggio è la casa dell'essere e nella sua dimora abita l'uomo.
Il linguaggio è l'armonia della mente umana; a un tempo contiene i trofei del passato e le armi per future conquiste.
Chi non perdona al linguaggio non perdona alla cosa.
Il linguaggio umano sembra essere un fenomeno unico, senza analogie significative nel mondo animale.
Il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un'altra parte, e non ti raccapezzi più.
Il limite del linguaggio si mostra nell'impossibilità di descrivere il fatto che corrisponde a una proposizione (che è la sua traduzione) senza appunto ripetere la proposizione.