Un linguaggio è un gigantesco "come se".— Giorgio Manganelli
Un linguaggio è un gigantesco "come se".
La condizione di italiano espatriato attiva il complesso dell'orfano sannita, un che di sventurato e diffidente, di irto e rusticamente astuto.
La vita è e deve essere un negativo dei sogni.
La letteratura non è espressione, ma provocazione.
Finché c'è al mondo un bimbo che muore di fame, fare letteratura è immorale.
Chi non perdona al linguaggio non perdona alla cosa.
La funzione del linguaggio non è quella d'informare, ma di evocare.
Il linguaggio è la veste del pensiero.
Il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un'altra parte, e non ti raccapezzi più.
Non c'è linguaggio senza inganno.
Il linguaggio umano sembra essere un fenomeno unico, senza analogie significative nel mondo animale.
Il linguaggio è l'armonia della mente umana; a un tempo contiene i trofei del passato e le armi per future conquiste.
Il limite del linguaggio si mostra nell'impossibilità di descrivere il fatto che corrisponde a una proposizione (che è la sua traduzione) senza appunto ripetere la proposizione.
Il linguaggio opera interamente nell'ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite.