Il linguaggio è la madre, non l'ancella del pensiero.— Karl Kraus
Il linguaggio è la madre, non l'ancella del pensiero.
Mi sono interessato a fondo della dignità umana: ho disposto nel mio laboratorio le analisi più disparate sull'argomento. Tutti i tentativi sono falliti miseramente a causa della difficoltà che ho incontrato a procurarmi il materiale occorrente.
Che cosa disgustosa uno scrittore che legge! Sarebbe come un cuoco che mangia.
La politica sociale è la disperata decisione di operare i calli di un malato di cancro.
Quanto poco c'è da fidarsi di una donna che si fa cogliere in flagrante fedeltà! Oggi fedele a te, domani a un altro.
Oggi chi esagera ha buone probabilità di venir sospettato di dire la verità. Chi inventa, di essere informato.
Il linguaggio umano sembra essere un fenomeno unico, senza analogie significative nel mondo animale.
La funzione del linguaggio non è quella d'informare, ma di evocare.
Il linguaggio, prima di significare qualcosa, significa per qualcuno.
Il linguaggio ha attaccato la muffa alle cose. L'epoca puzza già di frase fatta.
Un linguaggio è un gigantesco "come se".
Non c'è linguaggio senza inganno.
Il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un'altra parte, e non ti raccapezzi più.
Il linguaggio è un impoverimento del pensiero.
Il linguaggio opera interamente nell'ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite.
Non c'è modo di azione, né forma di emozione, che noi non condividiamo con gli animali inferiori. È solo attraverso il linguaggio che siamo superiori a loro, o l'un l'altro attraverso il linguaggio, che è il padre e non il figlio del pensiero.