I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
Scrivere aforismi è da gran signore; un gran signore regala bottiglie di vino pregiato; un villano regala una botte di vino mediocre.
Ogni verità che scopriamo, altrettanti enigmi di più da risolvere. Ogni scoperta migliaia di problemi. Ogni scoperta, superiore ignoranza.
Uomini politici. Se dessero sempre risposte veritiere e soddisfacenti non sarebbero uomini politici.
È sempre comodo imparare, massime dai nemici, è sempre nocivo insegnare, massime agli amici.
Il limite dei furbi è che non riescono ad esimersi dall'esibire i frutti della loro furbizia, prima o poi.
Non è veramente furbo chi non teme, o presume e confida con certezza, di non poter essere ingannato, trappolato ec.: perché non conosce dunque e non apprezza a dovere le forze della sua stessa furberia.
La gente non migliora, diventa solo più furba. Quando diventi più furbo, non smetti di strappare le ali alle mosche, cerchi solo di trovare dei motivi migliori per farlo.
Il mondo è dei furbi e noi siamo dei poveri fessi, quando compriamo e vendiamo.
Con le volpi dobbiamo agire da volpi.
La furberia è una qualità italiana potente, però ci ha rovinato. Sarà meglio magari diventare scaltri: è una cosina un pochino più nobile.
Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
Ove non arriva la pelle di leone, si rappezzi con quella di volpe.