I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.— Giuseppe Prezzolini
I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
Il fesso si interessa al problema della produzione della ricchezza. Il furbo soprattutto a quello della distribuzione.
Tutto è in ritardo in Italia, quando si tratta di iniziare un lavoro. Tutto è in anticipo quando si tratta di smetterlo.
Accanto all'arte della mnemonica (ricordare) occorrerebbe un'arte del dimenticare.
Colui che giunge alla coscienza della vita spontanea che si manifesta negli spiriti individuali è un mistico. Sia pure artista, filosofo, uomo di armi, poeta: purché non attribuisca a se stesso la propria creazione, egli è un mistico.
Meglio un errore fatto da sé, che una verità fatta dagli altri.
Il mondo è dei furbi e noi siamo dei poveri fessi, quando compriamo e vendiamo.
Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
La gente non migliora, diventa solo più furba. Quando diventi più furbo, non smetti di strappare le ali alle mosche, cerchi solo di trovare dei motivi migliori per farlo.
Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
Non è veramente furbo chi non teme, o presume e confida con certezza, di non poter essere ingannato, trappolato ec.: perché non conosce dunque e non apprezza a dovere le forze della sua stessa furberia.
Il limite dei furbi è che non riescono ad esimersi dall'esibire i frutti della loro furbizia, prima o poi.
Con le volpi dobbiamo agire da volpi.
Un uomo intelligente a volte dà al mondo più di quanto riceve, un furbo cerca di prendere il più possibile e dare in cambio il minimo indispensabile.
Ove non arriva la pelle di leone, si rappezzi con quella di volpe.