Chi avrebbe dovuto aver pazienza per me, se non l'avessi avuta io stesso?— Goethe
Chi avrebbe dovuto aver pazienza per me, se non l'avessi avuta io stesso?
È una caratteristica propria del nostro spirito immaginare disordine e oscurità là dove non sappiamo nulla di certo.
Solo i deboli hanno paura di essere influenzati.
Gli stolti e i savi sono ugualmente innocui. Solo i mezzi matti e i mezzi savi sono veramente pericolosi.
Conoscere i luoghi, vicino o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica, è vera geografia.
Tutto viene a taglio per chi può aspettare.
La miglior soluzione a tutti i problemi è la pazienza.
Ciò di cui abbiamo bisogno è una tazza di comprensione, un barile di amore e un oceano di pazienza.
Ogni limite ha una pazienza.
Io scelgo di essere saggia quando non posso essere felice, rilassata quando non posso essere contenta, contenta quando non posso essere rettificata e paziente quando non ci può essere riparazione.
L'uomo savio si guarda di non cadere in aversità, e quando v'è caduto le porta con pazienzia.
Noi possiamo avere tutto, ma non nello stesso momento.
C'è limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù.
Di pregiudizi razziali verso i diversi è ancora pieno il mondo ed essi costituiscono ancora la base di molti conflitti. Credo che questi problemi non debbano essere risolti su basi eroiche, sono qualcosa che richiede pazienza e talento, che comporta fallimenti.
Il genio non è altro che una grande attitudine alla pazienza.