Amici miei, tutta la teoria è grigia e l'albero dorato della vita è verde.
L'uomo è una creatura che sa presto, ma mette in pratica tardi.
La chiarezza è una giusta distribuzione di ombre e di luci.
Maledetti, trafitti dalla passione, l'Amore ci sopravvive e l'Arte ci rende immortali.
Chi è nell'errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza.
Nulla è più ripugnante della maggioranza: giacché essa consiste in alcuni forti capi, in bricconi che si adattano, in deboli che si assimilano, e nella massa che trotta dietro senza sapere minimamente quello che vuole.
Non si può mettere in discussione la Vita nemmeno per migliorare la sua situazione: bisogna farle fede dell'esperienza che accampa.
La vita, a voler che sia bella, a voler che sia gaia, a voler che sia vita, dev'essere un arcobaleno, una tavolozza con tutti i colori, un sabato dove ballano tutte le streghe. Il sollazzo e la noia, il pianto e il riso, la ragione e il delirio, tutti devono avere un biglietto per questo festino.
La lunghezza della vita non si misura dai capelli bianchi o dalle rughe: non è un vivere questo, è solo un esistere a lungo.
Io da medico ragiono esattamente così: la vita è sempre importante, non soltanto quando è attraente ed emozionante, ma anche se si presenta inerme e indifesa.
Non c'è maggior piacere (né maggior felicità) nella vita, che il non sentirla.
Non si dà vita felice senza che sia intelligente, bella e giusta, né vita intelligente, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili.
Vive la sua vita solo chi la osserva, la pensa e la dice: gli altri, è la vita che li vive.
Nel momento in cui ci si chiede il significato ed il valore della vita, si è malati.
La vita è la più bella delle avventure ma solo l'avventuriero lo scopre.
L'uomo è l'unico animale la cui esistenza è un problema che deve risolvere.