La vittoria è di chi si astiene.— Goethe
La vittoria è di chi si astiene.
Chi avrebbe dovuto aver pazienza per me, se non l'avessi avuta io stesso?
I misteri non sono ancora miracoli.
Si trovano a Roma vestigia di una magnificenza e di uno sfacelo tali, che superano l'una e l'altro, la nostra immaginazione.
Ogni saggezza è già stata pensata. Bisogna solo cercare di pensarla ancora una volta.
Le passioni sono difetti o virtù, solamente se portate all'estremo.
L'esercito convenzionale perde se non vince; la guerriglia vince se non perde.
La spada è vittoriosa per breve tempo, ma lo spirito è vittorioso per sempre.
L'elevata probabilità di vincere una somma ingente stabilisce un nuovo punto di riferimento provvisorio. Rispetto alle tue aspettative, non vincere niente sarebbe vissuto come una grossa perdita.
Troppa enfasi viene riconosciuta alla vittoria. Le sole circostanze in cui riveste autentica importanza sono la guerra e la chirurgia.
Perché la paura di perdere è più forte del piacere di vincere?
Qual è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o battere i cuori?
Se c'è una cosa che essere un vincitore non garantisce è la salvezza dei propri figli.
Il valore delle operazioni militari risiede nella vittoria, non nel temporeggiare.
Che tu vinca o che tu perda, perdi.
Non possiamo ingannare la morte ma possiamo farle fare così tanta fatica che quando arriverà a prenderci saprà di avere ottenuto una vittoria altrettanto perfetta della nostra.