Ciò che da valore alla guerra, è la vittoria.
Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell'abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo.
La strategia si fonda sull'astuzia; è messa in moto dalla prospettiva di un guadagno; è analitica o sintetica, a seconda delle trasformazioni del nemico.
Quando il nemico cerca il vantaggio, getta l'esca per ingannarlo. Quando è in confusione, attaccalo. Quando il nemico è potente, stai in guardia. Quando è forte, evitalo. Quando è infuriato, provocalo. Attaccalo quando è impreparato. Fai la tua mossa quando meno se lo aspetta.
Solo valutando tutto esattamente si può vincere, con cattive valutazioni si perde. Quanto esigue sono le probabilità di vittoria di chi non fa alcun calcolo!
Le vie che portano a conoscere il successo:1. Sapere quando si può o non si può combattere2. Sapersi avvalere sia di forze numerose che di forze esigue3. Saper infondere uguali propositi nei superiori e negli inferiori.
Chi trasforma le proprie paure in alleati comincia d'un tratto a procedere di vittoria in vittoria.
La vittoria ottenuta con la violenza è equivalente alla sconfitta, perché è momentanea.
Nell'operazione militare vittoriosa prima ci si assicura la vittoria e poi si dà battaglia. Nell'operazione militare destinata alla sconfitta prima si dà battaglia e poi si cerca la vittoria.
È un gioco il nostro, un gioco. È importante non prendere troppo sul serio la partita, perché così si rischia di perderla. Dobbiamo mantenerci flessibili, ma naturalmente è importante che si giochi tutti allo stesso gioco.
Sono il più grande. Non solo li metto K.O, ma scelgo anche il round.
Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.
Una vittoria sanguinosa e completa ha spesso fruttato poco più che il possesso di un campo e la perdita di diecimila uomini è stata spesso sufficiente a distruggere, in una singola giornata, il lavoro di anni.
Volendo abbattere il nemico, dobbiamo commisurare il nostro sforzo alla sua capacità di resistenza; questa si esprime mediante un prodotto i cui fattori inseparabili sono: la grandezza dei mezzi disponibili e la forza della volontà.
Non abbattemmo il tiranno, ma il suo castello dentro di noi.
Sono i vinti che governano il mondo.