La vittoria ottenuta con la violenza è equivalente alla sconfitta, perché è momentanea.— Gandhi
La vittoria ottenuta con la violenza è equivalente alla sconfitta, perché è momentanea.
Un fedele della Verità non dovrebbe fare nulla per rispetto delle convinzioni. Deve essere sempre pronto a correggersi e ogni qualvolta scopra di essere nel torto deve confessarlo, costi quel che costi, ed espiare.
Chi sostiene che la religione non abbia nulla a che vedere con la politica non sa che cosa significhi religione.
Nessuna civiltà potrà essere considerata tale se cercherà di prevalere sulle altre.
Meglio un milione di volte sembrare infedeli agli occhi del mondo che esserlo verso noi stessi.
La non-violenza non prende il potere, non lo desidera neanche. È il potere che va verso di lei.
I problemi della vittoria sono più gradevoli di quelli della sconfitta, ma non meno difficili a risolversi.
Non vinci la guerra dando la vita per il tuo paese, la vinci facendo in modo che altri figli di puttana diano la loro.
Sono il più grande. Non solo li metto K.O, ma scelgo anche il round.
Non abbattemmo il tiranno, ma il suo castello dentro di noi.
La vittoria è grande, ma ancora di più lo è l'amicizia.
Chi è vincente ora sembrerà sempre invincibile.
Non importa se vinci o perdi, purché tu vinca.
Se vi è vittoria nello sconfiggere il nemico se ne ha una maggiore quando l'uomo vince se stesso.
Chi, in cento battaglie riporta cento vittorie, non è il più abile in assoluto; al contrario, chi non dà nemmeno battaglia, e sottomette le truppe dell'avversario, è il più abile in assoluto.
Solo valutando tutto esattamente si può vincere, con cattive valutazioni si perde. Quanto esigue sono le probabilità di vittoria di chi non fa alcun calcolo!