Chi aveva meno voglia di giocare vince.— Arthur Bloch
Chi aveva meno voglia di giocare vince.
Niente va mai così male che non possa andar peggio.
La pulizia è una figura retorica.
Se qualcosa può andare storto, lo farà.
Gli amici vanno e vengono, i nemici si accumulano.
Sforzo * Tempo = CostanteDato all'inizio un tempo lungo per fare qualcosa, lo sforzo iniziale sarà modesto. Quando il tempo si riduce a zero, lo sforzo tende all'infinito.
Tra chi vince in battaglia mille volte mille nemici e chi soltanto vince sé stesso, costui è il migliore dei vincitori di ogni battaglia.
L'impotenza induce la disperazione, e la storia attesta che è la mancanza di speranza e non la perdita di vite quello che decide la sorte della guerra.
Chi vuol morire, o vincere, raramente è vinto.
Non vinci la guerra dando la vita per il tuo paese, la vinci facendo in modo che altri figli di puttana diano la loro.
Al vincitore non si chiederà se abbia raccontato o no la verità. Nei preparativi e nell'inizio di una guerra non è il fatto di avere ragione che conta ma la vittoria.
Che tu possa incontrare la vittoria e la sconfitta, e trattare queste due bugiarde con lo stesso viso.
Discutendo, polemizzando e contraddicendo, a volte si può anche vincere; ma è una vittoria di Pirro perché non si otterrà mai la simpatia dell'avversario.
Quando vivi intensamente, capisci presto che la cosa più facile, più normale, è il fallimento. Però solo dai fallimenti ricavi una lezione. La nostra generazione è segnata dai fallimenti. Eppure si potrebbe dire che procede di sconfitta in sconfitta fino alla vittoria finale.
Vincere non è solo tagliare il traguardo per primi.
La vittoria alimenta inimicizia, perché chi è vinto giace dolente. Chi ha abbandonato vittoria e sconfitta, costui ristà tranquillo e felice.