I generali non sanno che le battaglia le vincono gli storici.— Leo Longanesi
I generali non sanno che le battaglia le vincono gli storici.
Alla manutenzione l'Italia preferisce l'inaugurazione.
Non capisce, ma non capisce con grande autorità e competenza.
La mediocrità ha un solo vantaggio, quello di credere a se stessa.
I filosofi è cosa strana, non capiscono nulla di arte, mentre gli artisti capiscono assai di filosofia: segno è che l'arte è anche filosofia, ma la filosofia non è arte.
Alla storia non si chiede né il numero dei morti né il costo delle grandi imprese!
Quando ci si cimenta in una gara, solo la vittoria libera dalla tensione della prova.
Quando esamino la fama conquistata dagli eroi e le vittorie dei grandi generali, non invidio i generali.
Il giorno in cui smetti di correre, è il giorno in cui vinci la gara.
La vittoria per me è non mollare, non importa cosa mi piove addosso, posso farcela, posso continuare.
La vita non si occupa del bene e del male, ma di vittorie e di sconfitte.
La forza conquista tutto, ma le sue vittorie hanno vita breve.
Per vincere, occorre sempre qualcuno che perda.
Un vincente non è mai stanco di vincere e io non voglio perdere mai.
Il brigantaggio non è che un accesso di eroica follia, e di ferocia disperata: un desiderio di morte e distruzione, senza speranza di vittoria.
La mia filosofia di vita è che se ci mettiamo in mente cosa vogliamo fare delle nostre vite, e poi lavoriamo duro verso quell'obiettivo, non perdiamo mai - in qualche modo vinciamo.