È solo il combattimento che ci compiace, non la vittoria.
Se si vanta, l'abbasso; se si abbassa, lo vanto e sempre lo contraddico fino a fargli capire che è un mostro incomprensibile.
La principale malattia dell'uomo è la curiosità irrequieta delle cose che non può sapere.
Le impressioni antiche non sono le sole a ingannarci: anche il fascino della novità ha lo stesso potere.
Negare bene, credere bene, dubitare bene sono per l'uomo quel che è il correre per il cavallo.
Tutti i corpi e tutte le menti insieme e tutto ciò che producono non valgono un minimo gesto di carità, poiché questa appartiene a un ordine infinitamente più elevato.
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.
Nessuno può garantire il successo in guerra, ma solo meritarlo.
Proverbio taoista : "Se domani, dopo la vittoria di stanotte, contemplandoti nudo allo specchio scoprirai un secondo paio di testicoli, che il tuo cuore non si gonfi di orgoglio, figlio mio, vuol semplicemente dire che ti stanno inculando".
Le conquiste richiedono più della visione - richiedono coraggio, risolutezza e tenacia.
I vincitori fanno la storia e i vinti la morale.
Vincere non è solo tagliare il traguardo per primi.
Può essere un eroe sia quello che trionfa sia quello che soccombe, ma mai quello che abbandona il combattimento.
Nell'evoluzione della vera coscienza una contraddizione è il primo passo verso una vittoria.
L'attimo in cui tocchi il bordo della piscina per primo dura un istante, ma te lo porti nel cuore per tutta la vita.
Non possiamo ingannare la morte ma possiamo farle fare così tanta fatica che quando arriverà a prenderci saprà di avere ottenuto una vittoria altrettanto perfetta della nostra.