La vittoria è un'illusione dei filosofi e degli stolti.— William Faulkner
La vittoria è un'illusione dei filosofi e degli stolti.
La gente ha bisogno delle difficoltà - un po' di frustrazione per affinare lo spirito, rafforzarlo. Gli artisti lo fanno; non voglio dire che hai bisogno di andare a vivere in una topaia o in un solaio, ma devi imparare ad essere forte, resistente. Solo i vegetali sono sempre felici.
Il passato non muore mai. Non è nemmeno passato.
Sognate e mirate sempre più in alto di quello che ritenete alla vostra portata. Non cercate solo di superare i vostri contemporanei o i vostri predecessori. Cercate, piuttosto, di superare voi stessi.
La prossima volta che tenti di sedurre qualcuna, non farlo con discorsi, con le parole. Le donne sulle parole ne sanno più di qualsiasi uomo. E sanno quanto poco possano significare.
C'è solo una cosa su cui scrivere: il cuore umano in conflitto con se stesso.
Quale fortezza, quale città, nella vasta estensione dell'impero Romano, può sperare di esistere, sicura e inespugnabile, se è nostro piacere che venga cancellata dalla faccia della terra?
Il consumismo ha vinto laddove nessuna ideologia, credo o fede hanno potuto prevalere.
Le vittorie sui nemici meritano inni, quelle sui propri fratelli e amici canti funebri.
È un gioco il nostro, un gioco. È importante non prendere troppo sul serio la partita, perché così si rischia di perderla. Dobbiamo mantenerci flessibili, ma naturalmente è importante che si giochi tutti allo stesso gioco.
La vittoria ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana.
Stai attento che le vittorie non portino il seme di future sconfitte.
Ogni maledetta domenica si vince o si perde, resta da vedere se si vince o si perde da uomini.
Il talento ti fa vincere una partita. L'intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato.
Wellington è un pessimo generale. Prevedo la vittoria entro l'ora di pranzo.
Un risultato superiore consiste nel conquistare intero e intatto il paese nemico. Distruggerlo costituisce un risultato inferiore.