La vittoria è un'illusione dei filosofi e degli stolti.— William Faulkner
La vittoria è un'illusione dei filosofi e degli stolti.
Le donne non sono altro che organi genitali articolati e dotati della facoltà di spendere tutto il denaro che uno possiede.
Tutti noi abbiamo fallito nel realizzare i nostri sogni di perfezione. Così io giudico noi sulla base del nostro splendido fallimento nel fare l'impossibile.
Il passato non muore mai. Non è nemmeno passato.
Degli uomini cattivi puoi fidarti. Quelli almeno non cambiano.
Nell'operazione militare vittoriosa prima ci si assicura la vittoria e poi si dà battaglia. Nell'operazione militare destinata alla sconfitta prima si dà battaglia e poi si cerca la vittoria.
Era tema costante di Totila il ritenere che il vizio e la rovina nazionale siano inseparabilmente connessi; che la vittoria sia il frutto della virtù morale e militare, e che il principe, e anche il popolo, siano responsabili dei crimini che essi trascurano di punire.
Quando esamino la fama conquistata dagli eroi e le vittorie dei grandi generali, non invidio i generali.
La vittoria per me è non mollare, non importa cosa mi piove addosso, posso farcela, posso continuare.
Non vogliamo nemmeno tentare di ottenere ciò che non crediamo profondamente di avere o meritare. In questo gioco, col cercare di vincere, perdi automaticamente.
La mancanza di generosità nella vincita diminuisce il merito e i frutti della vittoria.
Vincere turpemente non è vincere.
Chi vuol morire, o vincere, raramente è vinto.
Il solo tipo di battaglie degne di essere combattute sono quelle che andrai a perdere perché qualcuno deve combatterle e perderle e perderle e perderle fino a che un giorno qualcuno che crede come tu stai credendo le vince.
Contengo in me una bestia, un angelo e un pazzo. E la mia ricerca riguarda la loro azione, e la mia difficoltà consiste nel loro soggiogamento e nella loro vittoria, negli abbassamenti e nei sollevamenti, e il mio sforzo è la loro autoespressione.