I ricordi si interpretano come i sogni.
Una società fondata sul lavoro non sogna che il riposo.
C'è una sola grande moda: la giovinezza.
Il facile è difficilissimo. Il semplice è complicatissimo.
Non interessarsi dell'arte può essere un male, ma interessarsene con cattivo gusto può essere peggio.
La fantasia è la figlia diletta della libertà.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
I ricordi sono come il vino che decanta dentro la bottiglia: rimangono limpidi e il torbido resta sul fondo. Non bisogna agitarla, la bottiglia.
Il ricordo è un modo di incontrarsi.
L'uomo mortale, Leucò, non ha che questo d'immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia. Nomi e parole sono questo. Davanti al ricordo sorridono anche loro, rassegnàti.
Il ricordo ci lega a una parte consumata della nostra vita.
Chi non ricorda, non vive.
Il ricordo è una memoria che ha goduto.
Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.
Il ricordo è una pietra che ostacola il cammino della speranza.