Il ricordo è una memoria che ha goduto.
Il bruto si copre, il ricco e lo sciocco si adornano, l'elegante si veste.
Che cosa c'è di più bello del contemplare la propria vita e trovarla pura come un giglio? Io e la vita siamo come un giovane e la sua fidanzata.
Bisogna vincere le sofferenze morali che finiscono per rovinar la salute, perché l'amore non resiste a lungo al letto d'un malato.
Quando le donne ci amano, ci perdonano tutto, persino i nostri crimini. Quando non ci amano, non danno credito a nulla, nemmeno alle nostre virtù.
La gloria è un veleno che bisogna prendere a piccole dosi.
Chi non ricorda, non vive.
I ricordi sono come il vino che decanta dentro la bottiglia: rimangono limpidi e il torbido resta sul fondo. Non bisogna agitarla, la bottiglia.
I ricordi sono voli brevi, barbaglianti: ma il pipistrello che hai abbattuto è la realtà.
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
Il ricordo è un modo di incontrarsi.
Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.
Chiama i ricordi col loro nome volta la carta e finisce in gloria.
Il ricordo è una forma di incontro.
I ricordi si interpretano come i sogni.
Il ricordo è una pietra che ostacola il cammino della speranza.