Il ricordo è una memoria che ha goduto.
Una società di atei inventerebbe subito una religione.
Mai un marito sarà così ben vendicato dall'amante di sua moglie.
Non si sale mai così in alto se non quando non si sa dove si va.
Certi umili e modesti fiori sbocciati nel fondo di una valle possono morire se trapiantati troppo vicini alla volta del cielo, lì dove si formano le tempeste e il sole è ardente.
Gli stupidi parlano del passato, i saggi del presente, i folli del futuro.
Il ricordo è una forma di incontro.
Chiama i ricordi col loro nome volta la carta e finisce in gloria.
Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.
I nostri ricordi sono schedari consultati e poi restituiti in disordine da autorità che noi non controlliamo.
I ricordi sono voli brevi, barbaglianti: ma il pipistrello che hai abbattuto è la realtà.
Il ricordo è un modo di incontrarsi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il ricordo è un compromesso: gli uomini si difendono con quello.
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.