Che cos'è l'arte, signore? È la natura concentrata.
Ogni notte esige il proprio menù.
La forza crea l'abuso.
Ecco com'è la vita. È un po' come la cucina, puzza altrettanto e bisogna sporcarsi le mani se si vuol far da mangiare; sappia soltanto sbrogliarsela con eleganza. È tutta qui la morale della nostra epoca.
La donna che si fa cogliere sul fatto merita la sua sorte.
I sentimenti corrono sempre vivi in questi ruscelli scavati che trattengono le acque, li purificano, rinfrescano incessantemente il cuore e fertilizzano la vita con gli abbondanti tesori di una fede nascosta, divina sorgente ove si moltiplica l'unico pensiero di un unico amore.
L'opera d'arte, se degna del nome, dev'essere come la creatura che la donna ha nel corpo, la quale s'ha a metter fuori non per elezione, ma per necessità.
L'arte, che imita la natura, opera per gradi, e non a salti.
La materia della natura non ha forma alcuna assolutamente; ma la materia dell'arte è una cosa formata già della natura.
La politica se non è arte, è mestiere.
L'arte è la domenica della vita.
In un secolo brutto e insensato, le arti cercano i modelli non nella vita, ma in opere precedenti, alle quali fu dato valore.
La politica non è una scienza, come molti signori professori s'immaginano, ma un'arte.
L'arte è la grande arpa a innumeri corde, l'arpa del cuore, cui corrispondono i suoni del creato: è l'immenso prisma che svela i colori della luce. Fremano adunque le note al tocco il più santo: brillino le iridi al raggio di sole il più puro.
L'arte, questo prolungamento della foresta delle vostre vene, che si effonde, fuori dal corpo, nell'infinito dello spazio e del tempo.
Fare denaro è un'arte. Lavorare è un'arte. Un buon affare è il massimo di tutte le arti.