Materia dell'arte non è il bello o il nobile, tutto è materia d'arte. Tutto ciò che è vivo: solo il morto è fuori dell'arte.

— Francesco De Sanctis
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Arte

Altre frasi di Francesco De Sanctis

Che faceva l'Italia innanzi a quel colossale movimento di cose e d'idee? L'Italia creava l'Arcadia.
— Francesco De Sanctis
Il gusto è il genio del critico.
— Francesco De Sanctis
Quanto il cristianesimo abbia modificato la scienza e la morale e quindi l'arte antica, si può inferire da questo solo: il suicidio antico è virtù, il suicidio moderno è colpa: il suicida pagano è un eroe, il suicida cristiano è un codardo.
— Francesco De Sanctis
Sentimenti gentili e affettuosi sono qui espressi in lingua schietta e di un pretto stampo italiano, con semplicità e verità di stile, con melodia soave.
— Francesco De Sanctis
La poesia è la ragione messa in musica.
— Francesco De Sanctis
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Altre citazioni sugli stessi argomenti

L'arte non è uno specchio cui riflettere il mondo, ma un martello con cui scolpirlo.
— Vladimir Majakovskij
Gli artefici trattano delle cose dell'arte loro.
— Orazio
Povera gente! L'Arte non è sbriciolare la propria anima; è di marmo o no, la Venere di Milo?
— Paul Verlaine
C'è una sola cosa che valga in arte: quella che non si può spiegare.
— Georges Braque
Più di una volta ho dovuto scartare il lavoro di un intero anno: ecco che cosa è l'arte e perché è così dannatamente rara.
— Ezra Pound
L'arte non è una sottomissione ma una conquista.
— André-Georges Malraux
L'arte ci libera illusoriamente dalla sordidezza di essere. Mentre sentiamo i mali e le ingiurie di Amleto, principe di Danimarca, non sentiamo i nostri vili perché sono nostri e vili perché sono vili.
— Fernando Pessoa
Tutte le arti si assomigliano - un tentativo per riempire gli spazi vuoti.
— Samuel Beckett
Arte. Un modo per entrare in contatto con la propria follia.
— Susan Sontag
Per lavorare, per creare serenamente un'opera, una grande opera, bisognerebbe non vedere nessuno, non interessarsi a nessuno, non amare nessuno, ma allora per quale ragione fare un'opera?
— Georges Duhamel