L'arte! l'arte! che bella cosa questa vanità.— Gustave Flaubert
L'arte! l'arte! che bella cosa questa vanità.
"Le cose semplici sono sempre di buon gusto" dev'essere sempre detto a una donna che si scusa per la modestia della sua toeletta.
Il denigrare quelli che amiamo ci allontana sempre un poco da loro. Non bisogna toccare gli idoli: la polvere d'oro che li ricopre potrebbe restarci attaccata alle dita.
La folla immancabilmente segue l'andazzo. Sono sempre i pochi che aprono la strada al progresso.
Operaio. Sempre onesto, quando non fa sommosse.
La donna è un prodotto dell'uomo. Dio ha creato la femmina, e l'uomo ha fatto la donna; essa è il risultato della civiltà, un'opera artificiosa.
L'arte è pericolosa. È una delle sue attrattive: quando cessa di essere pericolosa, tu non la vuoi.
Gli artefici trattano delle cose dell'arte loro.
In arte l'economia è sempre bellezza.
L'arte stessa è in realtà una forma di esagerazione.
L'arte è natura concentrata.
Se c'è una funzione essenziale della creazione artistica, è quella di non indorare mai la pillola, di non agghindare la favola di strepito e furore raccontata da un idiota, come Shakespeare definisce la vita.
L'arte si rivolge a tutti nella speranza di essere, prima di tutto, sentita, di suscitare uno sconvolgimento emotivo.
Lo schizzo mette l'anima dell'artista molto più a nudo che l'opera d'arte.
L'arte non migliora mai, ma il materiale dell'arte non è mai esattamente lo stesso.
L'arte non deve mai tentare di farsi popolare. Il pubblico deve cercare di diventare artistico.