Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.— Ambrogio Bazzero
Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.
La tomba è un leggìo sul quale la eguaglianza depone il volume chiuso d'ogni mortale, co' suoi fogli bianchi e neri: la verità rompe i suggelli e spalanca ai vivi le pagine un dì più nascoste.
S'io prendessi moglie? - Oh suicidio!
L'anima precorre tempo e spazio, e non è come l'occhio, che crede cominci il cielo dove comincia l'orizzonte.
Coll'amore dell'arte non si fa carriera!
Carne della femmina che sei? Tutto passa, e tu, corpo, imputridisci; dopo la giovinezza, nessun piacere; dopo la morte, nessuna vita!
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Chi non ricorda, non vive.
Il ricordo ci lega a una parte consumata della nostra vita.
Il ricordo è una forma di incontro.
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
I nostri ricordi sono schedari consultati e poi restituiti in disordine da autorità che noi non controlliamo.
Il ricordo è una memoria che ha goduto.
Il ricordo è un modo di incontrarsi.
I ricordi si interpretano come i sogni.