Credevo d'esser ambizioso e non lo sono! ? Sono ammalato.— Ambrogio Bazzero
Credevo d'esser ambizioso e non lo sono! ? Sono ammalato.
È uno spavento per me l'udire l'immoralità dalla bocca di una donna giovane.
Vorrei andare a Limbiate al vecchio cimitero. La morte mi consola sempre. Credo in Dio e sento la sua pace.
Fra tutte queste cose vecchie del mio studio, ho delle camelie in un vaso, camelie candidissime, camelie rosee... Perché adorando i fiori, con dolcissima illusione, con irresistibile bisogno, adoro la donna?
Lavoro pei poveri: e sono contento, E se il mondo fosse pieno di finzioni? E se tanti poveri sono bricconi? E se io sono novizzo?
Ricordati: medita la vita di fronte alla morte. Vedrai quanti pregiudizi, quante paure, quante viltà svaniranno in faccia alle croci: di quell'esosissimo giogo di delitti contro-coscienza complici sono i vivi, liberatori i morti.
Ho vinto tanto da atleta, ma non si può vivere di ricordi. Ogni giorno bisogna reinventarsi, avere progetti ed ambizioni. Perciò, quotidianamente ho tante idee e sogni che voglio realizzare.
L'ambizione, tra tutti i vizi umani, è quella che assomiglia maggiormente a una virtù.
Il pigro senza ambizione si rifiuta interamente alla lotta e decreta a se stesso il nome di filosofo.
Madonna, un bicchiere di talento in un mare di ambizione.
Benché l'ambizione sia vizio tuttavia spesso è causa di virtù.
Mentre l'ambizioso lavora per sé, lavora per tutti. Noi siamo così legati che nessuno può lavorare solo per sé.
Non esiste in natura un punto di stabilità: tutto cresce o tutto diminuisce. Quando le guerre sono finite all'estero, la ribellione comincia in casa propria, e quando gli uomini sono liberati dalla lotta per necessità, cominciano a litigare per ambizione.
L'ambizione ha gli occhi di bronzo, che mai il sentimento ha inumiditi.
Nella vecchiaia i conti con l'amore, con l'amicizia, con l'ambizione devono essere già tutti saldati. Non apritene mai di nuovi.
L'ambizione è una sorta di lavoro.