L'ambizione è la morte del pensiero.— Ludwig Wittgenstein
L'ambizione è la morte del pensiero.
La filosofia deve chiarire e delimitare nettamente i pensieri che altrimenti, direi, sarebbero torbidi e indistinti.
Tutte le proposizioni son d'egual valore.
Anche i pensieri talvolta cadono immaturi dall'albero.
A turbarci e' la tendenza a credere che la mente sia qualcosa di simile a un omino che sta dentro di noi.
Vi sconsiglio vivamente di diventare filosofi accademici. Tra loro la tentazione del pensiero fasullo è diffusissima.
Per gli uomini buoni la morte è preferibile a una cattiva fama: l'una, infatti, è la fine della vita, mentre l'altra è una malattia per la vita.
Temere la morte è più doloroso di morire.
Le statistiche indicano la percentuale di nati morti. Trascurano la percentuale di morti vivi.
Si muore talmente meglio quando si crede a qualcosa. Si muore talmente di meno.
Le persone anziane sono a volte disposte a morire come i bambini stanchi dicono buona notte e vanno a letto.
La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive.
Tutte le nostre conoscenze ci aiutano solo a morire di una morte un po' più dolorosa di quella degli animali che nulla sanno.
Due cose belle ha il mondo: amore e morte.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
La morte viveva in me e mi abbandonò per andare a vivere in un altro corpo.