Chi non ricorda, non vive.— Giorgio Pasquali
Chi non ricorda, non vive.
I professori vanno mangiati in salsa piccante per essere digeriti, e chi li digerisce diventa un po' professore anche lui.
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
L'uomo mortale, Leucò, non ha che questo d'immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia. Nomi e parole sono questo. Davanti al ricordo sorridono anche loro, rassegnàti.
I nostri ricordi sono schedari consultati e poi restituiti in disordine da autorità che noi non controlliamo.
I ricordi si interpretano come i sogni.
Il ricordo è un modo di incontrarsi.
Il ricordo è una forma di incontro.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il ricordo ci lega a una parte consumata della nostra vita.
I ricordi sono voli brevi, barbaglianti: ma il pipistrello che hai abbattuto è la realtà.
Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.