L'uomo mortale, Leucò, non ha che questo d'immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia. Nomi e parole sono questo. Davanti al ricordo sorridono anche loro, rassegnàti.
Nessuna donna si sposa per denaro: sono tutte così astute, prima di sposare un milionario, da innamorarsene.
Non c'è destino, ma soltanto dei limiti. La sorte peggiore è subirli. Bisogna invece rinunciare.
Tutti gli anni sono stupidi. È una volta passati, che diventano interessanti.
Segno certo d'amore è desiderare di conoscere, rivivere l'infanzia dell'altro.
L'arte di non farci mai avvilire dalle reazioni altrui, ricordando che il valore di un sentimento è giudizio nostro poiché saremo noi a sentircelo, non chi interviene.
Chi non ricorda, non vive.
Chiama i ricordi col loro nome volta la carta e finisce in gloria.
Il ricordo è un compromesso: gli uomini si difendono con quello.
Il ricordo ci lega a una parte consumata della nostra vita.
Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.
I ricordi sono voli brevi, barbaglianti: ma il pipistrello che hai abbattuto è la realtà.
Il ricordo è una pietra che ostacola il cammino della speranza.
Il ricordo è una memoria che ha goduto.
Il ricordo è un modo di incontrarsi.
I nostri ricordi sono schedari consultati e poi restituiti in disordine da autorità che noi non controlliamo.
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