La letteratura è una difesa contro le offese della vita.
Le uniche donne che vale la pena di sposare, sono quelle che non ci si può fidare a sposare.
La massima sventura è la solitudine; tant'è vero che il supremo conforto la religione, consiste nel trovare una compagnia che non falla, Dio. La preghiera è lo sfogo come con un amico.
La vita è dolore e la gioia dell'amore è un anestetico.
È sommamente voluttuoso abbandonarsi alla sincerità, annullarsi in qualcosa di assoluto, ignorare ogni altra cosa; ma appunto è voluttuoso cioè, bisogna smettere.
Il pessimismo cosmico è una dottrina di consolazione. Molto peggio sta chi credendo all'ambivalenza dell'ordine esistente, riconosce se stesso per inadatto, quindi per condannato a soffrire.
Una narrazione che non passa attraverso l'io dell'autore non è letteratura ma solo un semplice prodotto.
Nessuna professione è sì sterile come quella delle lettere.
La moltitudine dei giornali è la letteratura e la tirannide degl'ignoranti.
Poiché nulla di sé e del mondo sa la generalità degli uomini, se la letteratura non glielo apprende.
La letteratura non appartiene a nessun singolo uomo, e le traduzioni delle grandi opere dovrebbero forse essere fatte da un comitato.
Il buono finisce bene e il cattivo male. Questa è la letteratura.
Il più grande capolavoro letterario non è altro che un vocabolario in disordine.
La grande letteratura è semplicemente linguaggio carico di significato al più alto grado possibile.
Sono fermamente deciso a decimare senza pietà la storia della letteratura in poco tempo. Certo, non voglio che gli storici della letteratura perdano il loro pezzo di pane; devono solo smetterla di guadagnarlo col sangue degli artisti.
La letteratura è uno strumento critico che può aiutare a svelare le verità, a smascherarle. La fantasia narrativa può aiutare a riflettere e capire la realtà che ci circonda.