In letteratura l'egoismo schietto è piacevolissimo.— Oscar Wilde
In letteratura l'egoismo schietto è piacevolissimo.
Quando l'uomo agisce è una marionetta. Quando descrive è un poeta. Tutto il segreto sta in questo.
Gli uomini si sposano perché sono stanchi, le donne perché sono curiose: gli uni e gli altri restano sempre delusi.
Nella strana, semplice economia del mondo si ottiene solo ciò che si dà, e per quelli che non hanno abbastanza immaginazione per penetrare la semplice esteriorità delle cose e se ne dispiacciono, quale pietà può esserci se non quella del disprezzo?
La sola cosa che può consolare della ricchezza è l'economia.
Una sigaretta è il prototipo perfetto del piacere perfetto: è squisita e ci lascia insoddisfatti.
La maggior parte di coloro che raccolgono versi o frasi spiritose assomiglia ai mangiatori di ciliegie o di ostriche, che incominciano a scegliere le migliori e poi finiscono per mangiare tutto.
La letteratura come professione è distruttiva: si deve avere più paura delle parole.
Le idee sono per la letteratura ciò che la luce è per la pittura.
La letteratura e le arti tendono troppo a semplificare l'uomo ai nostri occhi, a mostrarlo più logico di quanto sia. Ma la vita di tutti i giorni, se la si capisce bene, ci proverebbe che siamo degli esseri profondamente illogici.
Producete, producete cultura: è il vostro mestiere, e soprattutto è il contrario della letteratura.
Malgrado tutto, i letterati rimangono persone di qualità intellettuale, e ignorare certi libri, certe peculiarità della scienza letteraria, resterà sempre, quand'anche si tratti di un uomo di genio, un segno di rozzezza intellettuale.
L'eccessiva ambizione dei propositi può essere rimproverabile in molti campi d'attività, non in letteratura. La letteratura vive solo se si pone degli obiettivi smisurati, anche al di là d'ogni possibilità di realizzazione.
L'intera storia della letteratura altro non è che una nota a piè di pagina sul Faust. In ogni caso, non ho idea di che cosa io stia parlando.
Spero che un giorno la letteratura non sarà più divisa tra nera e bianca. Perché sono abbastanza stufa di essere considerata una sociologa invece di una letterata.
È nella letteratura, nella poesia, nel dramma, nel romanzo che i modelli filosofici e il vaglio delle possibilità metafisiche e morali ricevono la densità, il peso realizzato ed esistenziale della vita vissuta.