In letteratura l'egoismo schietto è piacevolissimo.
La moderazione è qualcosa di fatale. Il sufficiente è deprimente come un pasto regolare, il sovrabbondante gradevole come un banchetto.
Viviamo in un'epoca che legge troppo per essere saggia, e crede troppo per essere bella.
Il marito ideale rimane celibe.
Le donne, secondo alcuni, amano con gli orecchi, proprio come gli uomini amano con gli occhi, se pur tuttavia amano.
La vita non è governata dalla volontà o dall'intenzione. La vita è un complesso di nervi e di fibre e di cellule lentamente formate, ove il pensiero si cela e la passione sogna i suoi sogni.
La letteratura non è altro che un sogno guidato.
Ogni grande opera letteraria è allegorica; allegorica sotto un certo aspetto dell'intero universo. L'Iliade è grande solo perché la vita di tutti è una battaglia, l'Odissea solo perché la vita di tutti è un viaggio, il libro di Giobbe perché la vita di tutti è un enigma.
La letteratura, ben lungi dall'esprimere la totalità dell'uomo, non è espressione, ma provocazione.
Le idee sono per la letteratura ciò che la luce è per la pittura.
Chiunque può scrivere un romanzo in tre volumi: ciò richiede semplicemente una totale ignoranza della vita e della letteratura.
La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita non basta.
La letteratura, che è arte coniugata al pensiero e realizzazione senza macchia della realtà, mi sembra che sia il fine cui dovrebbe tendere ogni sforzo umano, se fosse veramente umano, e non il superfluo della parte animale.
Io sono un costruttore di letteratura che è sempre stato un cercatore di spiritualità.
Sono fermamente deciso a decimare senza pietà la storia della letteratura in poco tempo. Certo, non voglio che gli storici della letteratura perdano il loro pezzo di pane; devono solo smetterla di guadagnarlo col sangue degli artisti.
Letteratura: proclamare di fronte a tutti ciò che si bada a nascondere ai propri conoscenti.