La letteratura non è altro che un sogno guidato.— Jorge Luis Borges
La letteratura non è altro che un sogno guidato.
La morte è un'usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare.
L'originale è infedele alla traduzione.
Ho scritto molto su Dio, ma in fin dei conti non so se credo in Dio. Io non capisco come alcuni facciano ad affermare che Dio sia datore di immortalità, io non riesco a credere in un Dio immortale.
I tratti essenziali di ogni gioco: la simmetria, le leggi arbitrarie, il tedio.
La notte ci piace perchè, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi.
Le grandi opere letterarie sono sempre allegoriche: allegoriche di una qualche visione totale del mondo.
La letteratura, ben lungi dall'esprimere la totalità dell'uomo, non è espressione, ma provocazione.
La maggior parte di coloro che raccolgono versi o frasi spiritose assomiglia ai mangiatori di ciliegie o di ostriche, che incominciano a scegliere le migliori e poi finiscono per mangiare tutto.
La letteratura produce risultati sensazionali per mezzo di un processo sensazionale.
Non è la letteratura né il vasto sapere che fa l'uomo, ma la sua educazione alla vita reale. Che importanza avrebbe che noi fossimo arche di scienza, se poi non sapessimo vivere in fraternità con il nostro prossimo?
La letteratura, come la nobiltà, è nel sangue.
Malgrado tutto, i letterati rimangono persone di qualità intellettuale, e ignorare certi libri, certe peculiarità della scienza letteraria, resterà sempre, quand'anche si tratti di un uomo di genio, un segno di rozzezza intellettuale.
La letteratura come professione è distruttiva: si deve avere più paura delle parole.
L'idea di un Dio, un essere onnisciente, onnipotente, e che inoltre ci ama, è una delle più azzardate creazioni della letteratura fantastica.
Miei degni signori, il cibo che v'apparecchio è scarso, scondito e di povera mensa, ma è letteratura e non metafisica.