Letteratura è un gesto non solo arbitrario, ma anche vizioso: è sempre un gesto di disubbidienza, peggio, un lazzo, una beffa; e insieme un gesto sacro, dunque antistorico, provocatorio.

— Giorgio Manganelli
0
Letteratura

Altre frasi di Giorgio Manganelli

In generale, gli scrittori sono convinti segretamente di essere letti da Dio.
— Giorgio Manganelli
L'importante è proporre delle ipotesi. Nessuna attività è più nobile di questa, più degna dell'uomo.
— Giorgio Manganelli
Lo scrittore deve adescare, non deve raccontare niente, non ha nessun compito di trasmettere verità.
— Giorgio Manganelli
"Aver ragione" è la naturale vocazione della follia.
— Giorgio Manganelli
I poveri sono le brioches dell'anima.
— Giorgio Manganelli
Tutte le frasi di Giorgio Manganelli

Altre citazioni sugli stessi argomenti

Io sono un costruttore di letteratura che è sempre stato un cercatore di spiritualità.
— Eugène Ionesco
Pertanto le dico: si iscriva a Geologia. Vedrà quante metafore le verranno regalate. Non ricordo più cosa sono gli oligocisti: ma quella, mio caro, è letteratura.
— Giorgio Manganelli
La letteratura è una difesa contro le offese della vita.
— Cesare Pavese
La letteratura è l'immortalità del discorso.
— Wilhelm August von Schlegel
Il romanzo poliziesco ha prodotto peggiore letteratura che ogni altro genere di narrativa, salvo il romanzo d'amore, e probabilmente migliore letteratura che qualsiasi altra forma letteraria largamente accettata e apprezzata.
— Raymond Chandler
Una letteratura disperata è una contraddizione in termini.
— Albert Camus
Il futuro della letteratura è nell'aforisma. Non può essere raccontato in un film.
— Gabriel Laub
Per la letteratura realistica antica, la società non esiste come problema storico, ma tutt'al più come problema moralistico, e inoltre il moralismo si rivolge più all'individuo che alla società.
— Erich Auerbach
Poiché nulla di sé e del mondo sa la generalità degli uomini, se la letteratura non glielo apprende.
— Leonardo Sciascia
In letteratura l'egoismo schietto è piacevolissimo.
— Oscar Wilde