Per non vedere non è obbligatorio essere ciechi o chiudere gli occhi.
All'allievo che gli chiede se esiste il paradiso, il maestro Paracelso risponde dicendogli che il paradiso esiste ed è questa nostra Terra. Ma esiste anche l'inferno, e consiste nel non accorgersi che viviamo in un paradiso.
Una delle scuole di Tlön nega perfino il tempo: argomenta che il presente è indefinito, che il futuro non ha realtà che come speranza presente.
La letteratura è l'arte che sa profetizzare quel tempo in cui sarà ammutolita.
Credo che col tempo meriteremo che non esistano governi.
Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada lì ricomincia la storia del calcio.
Chi vuole guardare bene la terra deve tenersi alla distanza necessaria.
Si guarda meno ciò che si vede che ciò che si spera.
È difficile notare quello che vedi tutti i giorni.
Raramente ci si guarda, con se stessi, negli occhi, e pare che in certi casi questo valga per un esercizio estremo.
Il solo vero viaggio, il solo bagno di Giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi.
Perfino i ciechi sentono il bisogno di guardarsi intorno.
Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono.
Non guardare gli uomini piccoli che ti girano intorno, ma guarda l'uomo grande che è in te.
È meglio farsi guardare tutta che non essere vista per niente.