È difficile notare quello che vedi tutti i giorni.
Ecco la verità: il vero eroismo non riceve ovazioni, non intrattiene nessuno. Nessuno fa la fila per vederlo. Nessuno se ne interessa.
Le cazzate cadono a pioggia quando c'è nei paraggi un ascoltatore menomato, le convinzioni profonde vengono rivelate e ci si abbandona ad alta voce a ricordi privati tipo diario.
È la loro certezza di essere diversi a renderli uguali.
Ci vuole un grande coraggio per dimostrarsi deboli.
Roger Federer dimostra che la velocità e la potenza del gioco professionistico odierno sono semplicemente lo scheletro, non la carne.
Raramente ci si guarda, con se stessi, negli occhi, e pare che in certi casi questo valga per un esercizio estremo.
Perfino i ciechi sentono il bisogno di guardarsi intorno.
Non guardare gli uomini piccoli che ti girano intorno, ma guarda l'uomo grande che è in te.
Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono.
Chi vuole guardare bene la terra deve tenersi alla distanza necessaria.
Per non vedere non è obbligatorio essere ciechi o chiudere gli occhi.
È meglio farsi guardare tutta che non essere vista per niente.
Si guarda meno ciò che si vede che ciò che si spera.
Il solo vero viaggio, il solo bagno di Giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi.