Perfino i ciechi sentono il bisogno di guardarsi intorno.
L'amicizia non sopporta, a ogni ora, dosi massicce di franchezza. Guai però se non apre una scuola permanente di tolleranza.
L'amore che si accende e si spegne a intermittenza presto si fulmina.
Il sordo peggiore di quello che non vuol sentire è quello che non ti fa neppure aprire bocca perché è convinto di sapere già tutto.
È così ipocrita che arriva persino ad ammettere la sua ipocrisia.
Alcune amicizie sono fatte a mano, la maggior parte in serie.
Raramente ci si guarda, con se stessi, negli occhi, e pare che in certi casi questo valga per un esercizio estremo.
Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono.
Si guarda meno ciò che si vede che ciò che si spera.
Non guardare gli uomini piccoli che ti girano intorno, ma guarda l'uomo grande che è in te.
Per non vedere non è obbligatorio essere ciechi o chiudere gli occhi.
Il solo vero viaggio, il solo bagno di Giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi.
È difficile notare quello che vedi tutti i giorni.
Chi vuole guardare bene la terra deve tenersi alla distanza necessaria.
È meglio farsi guardare tutta che non essere vista per niente.