Rimbaud dalla letteratura passò alla vita: io ho fatto il contrario.— Henry Miller
Rimbaud dalla letteratura passò alla vita: io ho fatto il contrario.
La storia del mondo è la storia di pochi privilegiati.
Il vecchio universo somiglia a un laboratorio di sartoria nel quale si stirano pantaloni e si smacchiano brachette e si cuciono bottoni. Il vecchio universo odora come una cucitura bagnata che riceve il bacio di un ferro rovente.
Bisogna dare un senso alla vita, appunto perché evidentemente non ne ha nessuno.
Ancora prima che cominci la musica, c'è quell'aria annoiata sulle facce della gente. Una forma di autotortura, il concerto.
Il surrealismo è semplicemente il riflesso del processo della morte. È una manifestazione di una vita rivolta verso l'istinto, un virus che accelera la fine inevitabile.
Le idee sono per la letteratura ciò che la luce è per la pittura.
La grande letteratura è semplicemente linguaggio carico di significato al più alto grado possibile.
Nessuna professione è sì sterile come quella delle lettere.
La differenza tra letteratura e giornalismo consiste nel fatto che il giornalismo è illeggibile e che la letteratura non viene letta.
La moltitudine dei giornali è la letteratura e la tirannide degl'ignoranti.
La letteratura non ha messaggi né valori morali da proporre, e quando ne ha, si tratta di un genere di cattiva letteratura. Il suo solo compito è di rappresentare la contraddittoria esperienza del tutto e del nulla della vita, del suo valore e della sua assurdità.
Una letteratura disperata è una contraddizione in termini.
Le parole, dice lo scrittore, vengono raccolte dagli occhi come grappoli di una vigna sospesa, vengono spremuti dal pensiero che gira come una ruota di mulino e poi, in forma liquida si spargono e scorrono felici per le vene. E questa la divina vendemmia della letteratura?
Letteratura è un gesto non solo arbitrario, ma anche vizioso: è sempre un gesto di disubbidienza, peggio, un lazzo, una beffa; e insieme un gesto sacro, dunque antistorico, provocatorio.