Ogni critico è propriamente una donna nell'età critica, astioso e refoulé.— Cesare Pavese
Ogni critico è propriamente una donna nell'età critica, astioso e refoulé.
Non conta l'esperienza per un artista, conta l'esperienza interiore.
Chi rivela a una donna l'essere potenziale di lei, ne sarà il primo cornuto.
Se è vero che ci si abitua al dolore, come mai con l'andare degli anni si soffre sempre di più?
Ciascuno ha la filosofia delle proprie attitudini.
Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi. Cesare Pavese.
Un'epoca che non possiede critica è anche un'epoca in cui l'arte è immobile, ieratica, e confinata alla riproduzione di tipi formali, o un'epoca che non possiede arte del tutto.
Il critico capace dovrebbe essere un filosofo, perché dalla filosofia ha imparato la serenità, l'imparzialità, e la transitorietà delle cose della vita umana.
Critico. Persona che si vanta di essere incontentabile perché nessuno si sforza di compiacerla.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Quando i critici dissentono tra loro, l'artista è d'accordo con sé stesso.
Un critico può recensire soltanto il libro che ha letto, non quello che lo scrittore ha scritto.
La critica dei giornali riesce sempre ad esprimere in quali rapporti è il critico con chi viene criticato.
La critica è in sé stessa un'arte.
La critica è venefica e benefica.
Dai un dito a un critico e questo scriverà una commedia.