È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.— Denis Diderot
È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.
L'amore toglie acutezza di spirito a chi ne ha e ne da a chi non la possiede.
Il pensiero della non esistenza di Dio non ha mai spaventato nessuno, ma è terrorizzante invece pensare che ne esista uno come quello che mi hanno descritto.
Nessun uomo ha avuto dalla natura il diritto di comandare sugli altri. La libertà è un dono del cielo e ogni individuo della stessa specie ha il diritto di fruirne non appena è dotato di ragione.
La saggezza non è altro che la scienza della felicità.
Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene.
Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.
Quale è il vero critico se non colui che porta in sé i sogni e le idee e i sentimenti di miriadi di generazioni, e a cui nessuna forma di pensiero è estranea, nessun impulso di emozioni oscuro?
La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
Credo che la critica si giochi in una dimensione solitaria, oggi più che in passato. Il critico ha bisogno di amici, non di complici come è accaduto con i giochi di squadra della stagione ermetica.
Un "critico" è un uomo che non crea nulla e proprio perciò si ritiene qualificato a giudicare il lavoro degli uomini creativi, Vi è logica, in questo: lui non ha preconcetti... odia allo stesso modo tutti gli individui creativi.
La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo.
Forse il peso specifico di un critico è null'altro che il suo desiderio di verità.
La critica è una spazzola che non si può usare sulle stoffe leggere, dove porterebbe via tutto.
Non prestate alcuna attenzione alla critica degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole.
Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.