È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.
Si corre lo stesso rischio a credere troppo che a credere troppo poco.
Esiste solo una passione, la passione per la felicità.
In più d'una occasione ho notato che una donna credeva di seguire la sua testa e in realtà obbediva al suo gioiello.
La miseria avvilisce, la clausura deprava.
Si dice che il desiderio è il prodotto della volontà, ma in realtà è vero il contrario: la volontà è il prodotto del desiderio.
Trovo che il dolore di una piccola critica, anche se infondata, è più acuto del piacere di molte lodi.
Non si è mai data un'epoca creativa che non sia stata anche critica. Poiché è la facoltà critica che inventa forme nuove. La tendenza della creazione è quella di ripetersi.
Quando i critici dissentono tra loro, l'artista è d'accordo con sé stesso.
Le critiche sincere non significano nulla: quello che occorre è una passione senza freni, fuoco per fuoco.
Tanto le più elevate quanto le più infime forme di critica sono una sorta di autobiografia.
L'arma della critica non può sostituire la critica delle armi.
I critici giudicano le opere e non sanno di essere giudicati.
Dove comincia la critica cessa la creatività, così come quando si fanno troppi inventari vuol dire che la produzione ristagna.
A meno che un critico abbia il coraggio di lodarti senza riserve, io dico, ignora il bastardo.
Il critico ci mostrerà sempre l'opera d'arte in una qualche nuova relazione con la nostra epoca. Lui ci ricorderà sempre che le grandi opere d'arte sono cose vive sono, infatti, le sole cose vive.
La critica, come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino.
La critica non ha strappato i fiori immaginari dalla catena perché l'uomo continui a trascinarla triste e spoglia, ma perché la getti via e colga il fiore vivo.
Io ho dei critici una allegra vendetta. Ché le mie appassionate lettrici e amiche sono appunto le loro mogli, le loro sorelle.
Quali cose umane non sono esposte al pericolo della degenerazione? I critici dei critici vi porranno riparo.
Il critico dovrebbe, per poter dare un giudizio definitivo, rifare il corso del mondo sino all'opera d'arte da giudicare, in due parole, essere uguale a Dio.
La critica innalza perché non vede l'ora di abbattere.
Talora la più efficace critica di un testo è proprio la sua parodia.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Quale è il vero critico se non colui che porta in sé i sogni e le idee e i sentimenti di miriadi di generazioni, e a cui nessuna forma di pensiero è estranea, nessun impulso di emozioni oscuro?
Non accontentatevi della mediocrità, di vivacchiare stando comodi e seduti.
Non è necessario esser dei geni; ci si può accontentare di una mediocrità, tanto mediocre, da star fuori del comune.
Un segno grave di mediocrità è il lodare sempre con moderazione.
Mai valutarci al di sopra della nostra mediocrità.
Per capire il successo, altrimenti inspiegabile, di certi individui, bisogna sapere che esiste un tipo del tutto particolare di genio: il genio della mediocrità.
Parlerò per lei, padre: intercedo per tutti i mediocri del mondo. Io ne sono il campione, e anche il santo patrono. Mediocri, ovunque voi siate, io vi assolvo, io vi assolvo, io vi assolvo, io vi assolvo tutti!
Mike Bongiorno convince il pubblico, con un esempio vivente e trionfante, del valore della mediocrità.
V'è in alcuni uomini una certa mediocrità di spirito che contribuisce a renderli saggi.
I grandi spiriti hanno sempre incontrato violenta opposizione da parte delle menti mediocri.
È segno non mediocre di amare la patria coltivare la favella materna: le nazioni si distinguono dalla lingua.
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