La critica innalza perché non vede l'ora di abbattere.
Ero un calciatore indomito ma leale, non ho mai aizzato nessuno, meno che mai il tifoso juventino che ha sempre partecipato con sportività ed entusiasmo, accettando sempre il verdetto del campo.
Non si può mangiare con 10 euro in un ristorante da 100 euro.
Vucinic penso sia l'elemento più talentuoso in assoluto che abbiamo nella squadra, è il calciatore che da un momento all'altro può inventarsi la giocata, può essere determinante in fase offensiva. Quindi me lo tengo ben stretto.
Preoccupiamoci di fare le cose che noi conosciamo, di farle nel migliore dei modi, con l'intensità giusta, con la cattiveria giusta, con l'umiltà giusta e con la voglia di fare fatica, questa è la cosa più importante.
La critica, come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
Quali cose umane non sono esposte al pericolo della degenerazione? I critici dei critici vi porranno riparo.
I critici devono sapere di più, e scrivere di meno.
La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo.
Forse il peso specifico di un critico è null'altro che il suo desiderio di verità.
Un critico è un uomo che conosce la strada, ma non sa guidare l'auto.
Credo che la critica si giochi in una dimensione solitaria, oggi più che in passato. Il critico ha bisogno di amici, non di complici come è accaduto con i giochi di squadra della stagione ermetica.
Talora la più efficace critica di un testo è proprio la sua parodia.
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