La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
L'assenza di paura è il primo requisito della spiritualità. I codardi non possono mai essere morali.
La forza dell'amore è la stessa forza dell'anima o della verità.
Quando un giornalista gli chiese cosa pensava della civilizzazione dell'occidente: penso sia una buona idea.
Quando sono sconfortato, ricordo che in tutta la storia umana la strada della verità e dell'amore ha sempre vinto. Ci sono stati tiranni e assassini e per un certo tempo sono sembrati invincibili ma alla fine, sono sempre caduti - pensaci, sempre!
La verità e la non-violenza sono antiche come le montagne.
Spesso la critica non è scienza; è un mestiere, in cui occorre più salute che intelligenza, più fatica che capacità, più abitudine che genio.
Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.
La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo.
La critica, come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
La critica è una spazzola che non si può usare sulle stoffe leggere, dove porterebbe via tutto.
Non si può criticare ed essere diplomatici allo stesso tempo.
Talora la più efficace critica di un testo è proprio la sua parodia.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.