La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.— Gandhi
La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
Un oggetto, anche se non ottenuto con il furto, è tuttavia come rubato se non se ne ha bisogno.
Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere.
Se non avessi il senso dell'umorismo mi sarei suicidato molto tempo fa.
La voce umana non potrà mai raggiungere la distanza coperta dalla sottile voce della coscienza.
La nonviolenza, nella sua condizione dinamica, significa sofferenza consapevole. Non consiste in una docile sottomissione alla volontà del malvagio, ma nel contrapporre la propria anima alla volontà del tiranno.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Non prestate alcuna attenzione alla critica degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole.
Spesso la critica non è scienza; è un mestiere, in cui occorre più salute che intelligenza, più fatica che capacità, più abitudine che genio.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo.
Un "critico" è un uomo che non crea nulla e proprio perciò si ritiene qualificato a giudicare il lavoro degli uomini creativi, Vi è logica, in questo: lui non ha preconcetti... odia allo stesso modo tutti gli individui creativi.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.
La critica non ha strappato i fiori immaginari dalla catena perché l'uomo continui a trascinarla triste e spoglia, ma perché la getti via e colga il fiore vivo.
Forse il peso specifico di un critico è null'altro che il suo desiderio di verità.